Buon lunedì!
Sono stato parecchio assente in queste ultime settimane, ma c’è una ragione: ho cambiato lavoro, sto completando dei progetti di vita molto complessi e sto anche traslocando. Questo non solo per dirvi gli affari miei, ma per farvi capire che internet, in realtà, è anche questo: dà la possibilità di fare molte più cose in meno tempo, e se si sfrutta questa velocità si può vivere 50 anni di vita in 25 o meno.
Ho poche idee per il numero di questo mese (ancora non sono pronto per tornare alla cadenza settimanale), quindi lascerò che un flusso di coscienza mi guidi, partendo da link di cose interessanti che ho visto in rete.
Ho anche un piccolo annuncio da fare: In tre parole cambierà nome, per riflettere i cambiamenti che sto apportando al mio modo di lavorare e di vedere le cose. E non è un cambiamento casuale, perché i temi che tratterò saranno, pian piano, sempre più vicini alla finanza decentralizzata, quella branca dell’industria delle criptovalute che mira a soppiantare la finanza tradizionale togliendo gli intermediari e riducendo la barriera d’ingresso.
Ne parlo già un po’ su Millennial Investing, il canale Telegram che ho lanciato da poco più di un mese e in cui racconto le mie strategie di investimento. Ora ci sono 30 abbonati e per il momento limiterò gli iscritti a 100, perché voglio anche essere in grado di aiutare ognuno con dubbi e ragionamenti.
Per questo, gli approfondimenti di questo mese sono presi e rielaborati da alcune analisi che ho fatto in tempo reale sul canale. Così magari potete avere un’idea di cosa scrivo lì ogni giorno, e fare un prova di 7 giorni. Altrimenti potete continuare a leggere la newsletter, che da aprile-maggio tornerà con cadenza bisettimanale, e poi di nuovo settimanale.
📰 In pillole (di link)
La Corte Suprema di Facebook ha espresso la sua prima sentenza - ma non è che sia andata così bene
È impossibile prendere una PS5 - o una scheda grafica di ultima generazione
Questo numero è stato scritto dopo aver selezionato gli argomenti più interessanti in 256 articoli.
DECENTRALIZZATO
Bluesky, il progetto finanziato dal fondatore e CEO di Twitter Jack Dorsey, ha raggiunto un qualche risultato. Bluesky ha l’obiettivo di ricercare e sviluppare uno standard per la gestione democratica e decentralizzata di chat e social network. L’account Twitter ha pubblicato una ricerca congiunta con altri esponenti di tecnologie decentralizzate, e la direzione sembra essere quella di costruire uno standard che utilizzi tutte le tecnologie libere (open source) esistenti, e non di creare uno standard diverso, da zero.
Vista singolarmente, questa notizia non ha molto senso. Vista nel contesto di Twitter, invece, ha molto senso e io sono molto appassionato a questo progetto sin da quando Dorsey lo ha presentato nel 2019. Una volta che questo nuovo standard sarà sviluppato, Twitter sarà il primo cliente a trarne i benefici. Ad oggi sono moltissime le discussioni sul ruolo dei social media e delle bolle mediatiche che creano attorno a noi, e Bluesky è un progetto pluriennale che mira proprio a risolvere questo grande dilemma.
Twitter ancora non ha un modello sostenibile di ricavi. Non vende molte pubblicità e l’azienda non vuole farlo diventare una vetrina di prodotti come Facebook ha fatto diventare Instagram.
CONTRO LE FAKE NEWS…
Twitter ha annunciato la fase beta di Birdwatch, un servizio che permette ad alcuni utenti selezionati di porre annotazioni sui tweet per dargli contesto e migliorarne la comprensione. La beta adesso è attiva con 1000 utenti negli Stati Uniti e non è integrata nel sito, ma fa parte di una piattaforma diversa.
Un altro passo verso un Twitter che sia in grado di difendere dalle fake news e creare un ambiente più genuino e utile per gli utenti.
Continuo a pensare che quando Twitter avrà risolto tutti questi problemi (ed è l’unica piattaforma che ci sta provando così tanto), ne gioveranno tutti quelli che ci hanno creduto.
… E CON I CREATORI
Twitter ha annunciato di avere acquisito Revue, un servizio di email marketing / newsletter. Lo scorso anno, circolavano inoltre dei rumor secondo i quali il social network stesse trattando l’acquisizione della piattaforma di newsletter Substack, poi mai andato in porto.
Twitter ha iniziato a fare sul serio. L’azienda si sta muovendo per risolvere i problemi che affliggono da sempre i social network: moderazione dei contenuti, veridicità delle informazioni, filter bubbles. Twitter è il perfetto esempio di ciò che adoro: un approccio multidisciplinare e sempre più decentralizzato (almeno negli intenti, per ora) alla gestione delle dinamiche sociali.
Grazie per essere arrivati fin qui, il vostro supporto conta molto per me. Se vi ho aiutato in qualsiasi modo a capire meglio la situazione, vi chiedo di dimostrarmi un piccolo segno di affetto con una donazione. Questa newsletter la scrivo con la passione di chi non smette mai di informarsi e fa dell’informazione il proprio lavoro, in maniera disinteressata ed il più possibile imparziale.
Al prossimo mese!
P.S.: sono sempre disponibile a discussioni sugli argomenti che tratto (e anche su altri) su Twitter, il mio user è iJaack94. Twitta questo numero o mandami un DM :)
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